Juicy Salif: icona del design anni 90

Angela Contardo

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Juicy Salif: anticonvenzionale e alieno, riconoscibile e rivoluzionario, metà mostro marino e metà soprammobile, in realtà originale e dissacrante spremiagrumi. Progettato da Philippe Starck (Parigi, 1949), è emblema del design italiano e  internazionale. Fu lanciato dalla Alessi nel 1990 riscuotendo subito un grande successo ed è entrato di diritto nelle collezioni di musei in tutto il mondo dal Moma di New York al Centre Pompidou di Parigi. Lo si trova in esposizione permanente a San Francisco e a Teheran ed è apparso in una decina di film e serie TV e sulle copertine di molti libri e altrettante riviste. La sua fama è tale che è possibile definirlo senza dubbio alcuno un’icona di design industriale internazionale. Un vero must have di Alessi design.

Prima reclamè di Juici Salif ,Archivio Alessi anni ’90

Juicy Salif: storia di un progetto su tovaglietta di carta.

Alberto Alessi era riuscito a mettersi in contatto con Philip Starck anni prima a Parigi: i due si incontrarono durante una mostra e subito Alessi si convinse che fosse un designer interessante per l’azienda. Riuscì a prendere accordo per una commissione: un vassoio in acciaio inossidabile, «semplice da produrre, non troppo costoso e molto attraente» erano queste le direttive.

Juicy Salif. Foto: Stefan Kirchner

Si salutarono con la promessa di risentirsi presto ma il progetto non arrivava, si incontrarono varie volte ma Stark era sfuggente. Durante l’estate del 1987 qualcosa cambiò. Philip Starck era in vacanza a Capraia, nell’arcipelago toscano. Si trovava al ristorante, la fila era tanta e i piatti arrivavano con lentezza, i camerieri li agitavano nell’aria colmi di frittura e limoni. Il profumo dei calamari fritti inebriava la sala e nella mente di Stark si fece largo una nuova idea, era l’idea che finalmente gli parve giusta da proporre ad Alberto Alessi e no, non era un vassoio.

L’annotò di fretta sul primo pezzo di carta che trovò a disposizione: la tovaglietta di carta della pizzeria, come bene ci racconta Donald A. Norman nel suo interessante testo Emotional design, che vi consigliamo di leggere se come come noi amate la storia del design.

Juicy Salif di Philippe Starck per Alessi, disegno sulla tovaglietta. Museo Alessi ad Omegna.

Qualche giorno dopo quella tovaglietta arrivò sulla scrivania di Alberto Alessi in una busta da lettera. Il contenuto fu rivelato dall’azienda stessa: “Sulla tovaglietta, di fianco a qualche segno incomprensibile sporcato di pomodoro, c’era una serie di schizzi. Bozzetti di calamari. Partivano da sinistra e, mentre si aprivano la strada verso destra, prendevano l’inconfondibile forma di quello che sarebbe diventato lo spremiagrumi più celebrato del secolo che stava per chiudersi. È facile immaginare ciò che accadde: mentre mangiava un piatto di calamari e vi spremeva sopra del limone, il nostro uomo aveva finalmente avuto l’ispirazione! Era nato Juicy Salif, e con esso tutte le critiche che si è conquistata questa pietra miliare del design in cui la forma non segue per nulla la funzione. Amico storico di Philiph anche Vico Magistretti, di cui abbiamo parlato in questo articolo, ironizzava così sul nostro spremiagrumi:

«Se si prova a spremere un’arancia si deve portare il vestito in tintoria».

Ludovico Magistretti

Ceci n’est pas…uno spremiagrumi!

Philippe Starck, Juicy Salif, Alessi, 1990 VS Louise Bourgeois, Maman, 1999
CONFORMI è un progetto di Davide Trabucco

A ispirare Starck è stato dunque un calamaro. Le curve fluide e la struttura in alluminio conferiscono eleganza all’oggetto, ma di certo non lo rendono particolarmente pratico.

Privo di un recipiente per la raccolta del succo infatti manca anche di un filtro per evitare che i semi cadano dentro al bicchiere. Eppure a questa forma l’oggetto deve tutta la sua popolarità. Seducente e raffinato lo spremiagrumi design alessi è ormai oggetto di culto della sua stessa casa produttrice.

«È difficile dire quanti limoni abbia spremuto Juicy Salif in questi venticinque anni ma è facile notare quanto abbia fatto parlare di sé».

Michele Cogo, 25 anni senza spremere limoni

Far parlare di sè, essere oggetto di conversazione è proprio quello che questa “statuetta da cucina” vuole fare e ad ammetterlo è lo stesso Stark in numerose interviste. Juicy Salif vuole portare l’attenzione non sulla forma ma sui gesti, nella manualità di spremere l’agrume e farsi domandare dai nostri ospiti a cosa mai serva questo oggetto risiede tutta la sua forza e il suo carattere.

Juicy Salif. Foto: Archivio Alessi

Juicy salif: consigli per l’acquisto!

La versione originale, il cult per gli amanti del design, costa 75 euro. Juicy Salif di Philippe Starck è ancora prodotto e distribuito dalla casa di design italiana Alessi, quindi è possibile acquistarlo presso i negozi Alessi. Inoltre, è possibile acquistarlo online attraverso il sito web ufficiale di Alessi https://alessi.com/it o tramite siti di e-commerce quali ad esempio https://www.decarlo.org/.

Ci sono comunque anche edizioni decisamente più costose come quella pressofusa in bronzo, in una tiratura limitata di 299 esemplari ,e una in alluminio con rivestimenti in ceramica bianca opaca: spremiagrumi alessi stark bianco o quella in versione XXL per una Icona d’arredamento a tutta altezza!

Juicy Salif XXL. Foto: Alessi

“Una vera opera di design deve saper commuovere, emozionare, evocare memorie, sorprendere, trasgredire, deve farci sentire con più precisione che stiamo vivendo la nostra unica vita, insomma, deve essere poetica.” 

Alberto Alessi
Juicy Salif. Foto: Alessi

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